I DISTURBI D’ANSIA

Anche oggi ho ricevuto la chiamata di un amica, per chiedermi un consiglio, aiutarla ad identificare uno stato d’animo che la accompagna da un po’ di tempo. In verità la stessa le dà già un nome e vuole semplicemente una conferma professionale. Mi confida di sentirsi agitata e turbata senza un reale motivo. Ad un tratto non riesce a dormire, non riesce a lavorare e a seguire i suoi figli, ha bisogno di muoversi in continuazione in preda ad uno stato di confusione e spaesamento. Le goccine che assume non fanno più effetto e non sa cosa fare…
Facciamo chiarezza
L’ansia è un fenomeno di cui tutti abbiamo fatto esperienza nel corso della nostra vita, basti pensare ad un esame universitario, un colloquio di lavoro o una gara sportiva etc…. la preoccupazione e la tensione , in un certo qual modo ci danno la spinta per essere più preparati ed efficienti nel superare la prova. Pertanto l’ansia è del tutto normale e in alcuni casi utile alla performance essendo una risposta naturale del corpo allo stress. Si tratta di un’emozione normale messa a punto dall’organismo come meccanismo di allarme per evitare dei pericoli che direttamente o indirettamente minacciano la sopravvivenza.
Nel tempo, il concetto di minaccia si è dilatato, tanto che attualmente a scatenare l’ansia non sono serpenti velenosi o lupi mannari. Le ansie ora ruotano intorno alla salute, al lavoro, al denaro, alla vita familiare e ad altre questioni cruciali. Qualunque evento o situazione, può scatenare un malessere ansioso. Quando questa sensazione si presenta con una certa regolarità e con livelli sproporzionati rispetto allo stimolo, si può sviluppare un problema in grado di compromettere la qualità della vita a livello psichico e fisico.
Sintomi
L’ansia può presentarsi all’improvviso o gradualmente e può durare da pochi secondi ad anni. Il disagio è dovuto al fatto che ci si sente fuori controllo, come se ci fosse una disconnessione tra mente e corpo. La persona ha una sensazione generale di paura e preoccupazione, oppure teme un luogo o un evento specifico.
I sintomi generali dell’ansia sono rappresentati da:
- senso di paura e di pericolo imminente;
- paura di morire o di perdere il controllo;
- tensione generale;
- incapacità di rilassarsi;
- apprensione;
- ipervigilanza;
- inquietudine.
I sintomi psicologici dell’ansia sono:
- preoccupazioni eccessive per questioni secondarie;
- tendenza al catastrofismo;
- irritabilità e impazienza;
- difficoltà a concentrarsi e scarsa attenzione;
- sensazione di perdita della propria personalità e del senso della realtà;
- disturbi della memoria;
- disturbi del sonno.
I sintomi neurovegativi sono rappresentati da:
- difficoltà alla respirazione, senso di oppressione toracica, fame d’aria (dispnea),
- respirazione accelerata (iperpnea);dolore toracico;
- stordimento, vertigini, sensazione di instabilità e mancato equilibrio,
- svenimento imminente (lipotimia);
- formicolio a parti del corpo; vampate di calore o di freddo;
- sensazione di soffocamento, difficoltà alla deglutizione, sensazione di “nodo in gola”; bocca secca;
- battito cardiaco accelerato o non regolare (aritmico);
- sudorazione eccessiva;
- senso di debolezza e stanchezza (specialmente agli arti inferiori);
- tremori; minzione (urinare) frequente; diarrea; tensione muscolare.
Gli attacchi di ansia possono variare notevolmente e i sintomi possono differire da soggetto a soggetto perché i molti sintomi dell’ansia possono cambiare nel tempo.
Quando è patologica?
Quando l’ansia interferisce con il benessere psico-fisico e la qualità della vita per molto tempo probabilmente si tratta di un disagio che richiede le dovute accortezze. Spesso l’ansia accompagna altri problemi psicologici e psichiatrici, nonché i conflitti irrisolti della persona che ne soffre. L’intensità può provocare una sofferenza insopportabile o determinare comportamenti di difesa che limitano la qualità della vita dato che, per scacciare il disturbo, si limitano le uscite di casa o si mettono in atto rituali di vario tipo con l’intento di avere il controllo della situazione.
In questi casi è importante consultare un professionista e intraprendere un trattamento specifico prima che il tutto possa impedire di svolgere serenamente le attività quotidiane, interferire con le relazioni familiari e sociali. Spesso il trattamento farmaceutico risulta essere efficace a breve termine, ma a lungo termine non sembra essere una risposta adeguata e risolutiva.
Quali sono i disturbi d’ansia?
In relazione alla causa che ha contribuito a scatenarlo, alla risposta individuale alle sollecitazioni esterne e alla natura delle manifestazioni si possono individuare diverse tipologie di disturbo d’ansia.
Secondo il Manuale diagnostico statistico delle malattie psichiatriche – DSM V, i disturbi d’ansia che si riscontrano più frequentemente nella popolazione comprendono:
- DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
Si tratta di un disturbo cronico che comporta ansia eccessiva e preoccupazione prolungata per eventi, oggetti e situazioni di vita non specifici. Questo è il disturbo d’ansia più comune e le persone che ne soffrono non sono sempre in grado di identificare la causa della loro ansia.
- DISTURBO DA PANICO
Un’intensa sensazione di terrore per periodi brevi o improvvisi caratterizza l’attacco di panico che si manifesta con tremori, confusione, vertigini, nausea e difficoltà a respirare. I sintomi si intensificano rapidamente, raggiungendo il picco dopo 10 minuti, ma possono persistere per ore. I disturbi di panico sono un’esperienza sconvolgente e di solito si verificano dopo situazioni spaventose o stress prolungato, ma possono anche verificarsi senza un innesco. Un individuo che subisce un attacco di panico può interpretarlo erroneamente come una malattia potenzialmente letale dato che il sintomo più riportato è il “sentirsi morire” e può apportare cambiamenti drastici nel comportamento per evitare attacchi futuri.
- AGORAFOBIA
Spesso fraintesa come una paura degli spazi aperti e all’aperto, è invece il disturbo di chi ha paura, quindi evita, luoghi, eventi o situazioni da cui può essere difficile fuggire o in cui un aiuto non sarebbe disponibile se una persona rimanesse intrappolata. Una persona con agorafobia può avere paura di uscire di casa o di usare ascensori e mezzi pubblici.
- FOBIE SPECIFICHE
È una paura irrazionale nei riguardi di un particolare oggetto o situazione. Le fobie si differenziano dagli altri disturbi d’ansia perché hanno una causa specifica e nota. Una persona con una fobia potrebbe riconoscere una paura come illogica o estrema ma rimanere incapace di controllare i sentimenti di ansia in sua presenza. I fattori scatenanti di una fobia sono ambienti (aereo/ascensore), animali (ragni, topi, cani) oppure oggetti di uso quotidiano.
- DISTURBO D’ANSIA SOCIALE
Si tratta della paura del giudizio negativo da parte di altri in situazioni sociali o di imbarazzo pubblico. Il disturbo d’ansia sociale comprende una serie di sentimenti, come la paura del palcoscenico, la paura dell’intimità e l’ansia per l’umiliazione e il rifiuto. Questo disturbo può indurre le persone a evitare situazioni pubbliche e il contatto umano al punto da rendere estremamente difficile lo svolgimento delle normali attività giornaliere. Il mutismo selettivo è una forma di ansia che si manifesta tipicamente nei bambini che non sono in grado di parlare in determinati luoghi o contesti, come la scuola, anche se possono avere eccellenti capacità di comunicazione verbale quando sono in un contesto a loro familiare. Potrebbe essere una forma estrema di fobia sociale.
- DISTURBO D’ANSIA DI SEPARAZIONE
Dopo la separazione da una persona o da un luogo in grado di trasmettere sentimenti di sicurezza, alcune persone possono manifestare un disturbo d’ansia con i sintomi simili all’attacco di panico.
È importante formulare una diagnosi accurata, poiché il trattamento varia in base ai diversi tipi di ansia. Inoltre, i disturbi d’ansia devono essere distinti dall’ansia che si manifesta in molte altre malattie mentali, per la quale si adottano altri approcci terapeutici.
Prevenzione e trattamento
Esistono diversi esercizi e azioni per aiutare una persona a far fronte a disturbi d’ansia più lievi, più mirati o di breve durata, tra cui:
- Tecniche di rilassamento. Semplici attività possono aiutare a lenire i segni mentali e fisici dell’ansia. Queste tecniche includono la meditazione, esercizi di respirazione profonda, lunghi bagni, riposo al buio e yoga. Training specifici come il training autogeno o la Mindfulness.
- Tecniche immaginative, strumento tipico dei professionisti cognitivo – comportamentali. Esercizi per sostituire i pensieri negativi con quelli positivi. Creare un’immagine mentale per affrontare e vincere una paura specifica può anche fornire benefici se i sintomi di ansia si riferiscono a una causa specifica, come in una fobia.
- Ristrutturazione del pensiero. Si identificano e discutono i pensieri che mantengono la sintomatologia ansiosa, ad esempio le convinzioni di pericolo o la tendenza a catastrofizzare un evento spiacevole.
Tecnica specifica della psicoterapia cognitivo – comportamentale, che risulta tra le più adeguate, con trattamenti rapidi e brevi. Secondo le ultime ricerche, il miglior trattamento in termini di tempo e costi. - Abitudini di vita. Ridurre l’assunzione di caffeina, tè, cola e cioccolato, mantenere un ritmo di sonno regolare e fare dell’esercizio fisico sono scelte che possono migliorare l’immagine di sé e rilasciare sostanze chimiche nel cervello che scatenano sentimenti positivi. L’alcool, la cannabis e altre droghe ricreative sono sempre da evitare per problemi di dipendenza/astinenza. Unica eccezione potrebbe essere il vino rosso. Un nuovo studio dell’università di Buffalo mostra che il resveratrolo, un composto vegetale che si trova nel vino rosso perché presente nella buccia dell’uva, può avere forti effetti antistress perché blocca un particolare enzima collegato allo stress nel cervello umano, la fosfodiesterasi tipo-4 (PDE4).
Spero di aver risposto alla mia amica, e con lei a chiunque abbia dubbi e timori. E’ importante non nutrire l’incertezza, ma chiedere aiuto al momento del bisogno.